Pedofilia, il coraggio e il modello della Chiesa - Speciale Tg1 Dialogo
Pedofilia, al via summit in Vaticano. Papa: Concretezza non scontate condanne
In uno dei momenti più difficili per la Chiesa, il summit sulla tutela dei minori, emergono con nitidezza due aspetti: il coraggio e il modello.
Il coraggio della Chiesa di Papa Francesco, che spinge a denunciare e tutelare i minori e ad affrontare i temi scottanti con dirette streaming, ma anche con parole forti; della Chiesa di Ratzinger, che al Colosseo durante la via Crucis disse: «Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti... La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti»; e della Chiesa di Wojtyla che autorizzò un’ampia investigazione sui casi di abusi. Ritornare ad avere il coraggio dei grandi valori di cui è piena la nostra storia; ricercare la bellezza, non in senso estetico ma come autenticità. Ciò diventa anche responsabilità.
Il modello, ciò che la Chiesa sta facendo oggi diventa per tutti una modalità per comprendere come dal letame può nascere una nuova primavera. Un modello per tutte le realtà dove i problemi non vengono affrontati.
Lo stile di questo modello è segnato dalla capacità di guardare attentamente la realtà, di camminare senza perdere di vista la bussola del Vangelo, di lavorare affrontando stanchezza e fatica e, infine, di prendersi cura dell’altro.
Questa è la chiesa del coraggio, è la chiesa che si fa modello. A noi il compito di pregare. Una preghiera che trasformi l’umanità in specchio di Vangelo.
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Pedofilia, al via summit in Vaticano. Il Papa: 'Concretezza non scontate condanne''
Sono iniziati in Vaticano i lavori dell'Incontro su "La Protezione dei Minori nella Chiesa", che hanno luogo presso l'Aula nuova del Sinodo da oggi al 24 febbraio, presieduti da papa Francesco. Il Pontefice ha chiesto di trasformare "questo male in un'opportunità di consapevolezza e di purificazione". "Maria ci illumini per cercare di curare le gravi ferite che lo scandalo della pedofilia ha causato sia nei piccoli sia nei credenti", ha aggiunto il Pontefice, invitando ad "ascoltare il grido dei piccoli che chiedono giustizia". Francesco ha chiesto dunque ai vescovi 'concretezza' nelle decisioni: i fedeli attendono misure concrete ed efficaci da predisporre".
"Dinanzi alla piaga degli abusi sessuali perpetrati da uomini di Chiesa a danno dei minori, ho pensato di interpellare voi, patriarchi, cardinali, arcivescovi, vescovi, superiori religiosi e responsabili, affinché tutti insieme ci mettiamo in ascolto dello Spirito Santo e con docilità alla Sua guida ascoltiamo il grido dei piccoli che chiedono giustizia", ha detto papa Francesco. "Grava sul nostro incontro il peso della responsabilità pastorale ed ecclesiale che ci obbliga a discutere insieme, in maniera sinodale, sincera e approfondita su come affrontare questo male che affligge la Chiesa e l'umanità", ha proseguito.
"Il santo Popolo di Dio ci guarda e attende da noi non semplici e scontate condanne, ma misure concrete ed efficaci da predisporre - ha aggiunto -. Iniziamo, dunque, il nostro percorso armati della fede e dello spirito di massima parresia, di coraggio e concretezza. Ci vuole concretezza". "Come sussidio - ha detto ancora -, mi permetto di condividere con voi alcuni importanti criteri, formulati dalle diverse Commissioni e Conferenze Episcopali. Sono delle linee-guida per aiutare la nostra riflessione che vi verranno consegnate. Sono un semplice punto di partenza".
Partecipano all'Incontro i presidenti delle Conferenze Episcopali della Chiesa Cattolica, i capi delle Chiese Orientali Cattoliche, i rappresentanti dell'Unione dei Superiori Generali e dell'Unione Internazionale delle Superiore Generali, membri della Curia Romana e del Consiglio di Cardinali.
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